L'uomo cresciuto con gli orsi della luna

01 aprile 2015

Bear Team Supervisor Dao Chau Tuan (the 5th man from right) with his team at VBRC, 2012

La vita di Dao Chau Tuan è inseparabile dalla storia sulle fattorie della bile in Vietnam. Abitando a un tiro di schioppo dalla riserva di Animals Asia, ha osservato la struttura sorgere proprio accanto a lui per 8 anni, così è cresciuto con gli orsi e si è dedicato alla loro riabilitazione. Questa è la storia che insieme condividono.

Quando ho cominciato a lavorare come bear worker per la prima volta nel 2007, c’erano solo tre cuccioli qui. Non era per niente semplice, dato che non c’erano ancora le bear house. Abbiamo dovuto trasformare qualche capannone esterno del Parco Nazionale in provvisorie gabbie per orsi, al fine di dare loro una sistemazione.

Andava senz’altro al di là della mia immaginazione la vista di quei piccoli cuccioli di orso privati delle cure e dell’affetto della propria madre.

Erano davvero graziosi. Gli abbiamo dato un amore incondizionato, come fanno i genitori verso i figli. Sono cresciuti circondati da attenzioni e cure a non finire da parte del bear manager e dell’infermiera veterinaria che si occupavano di loro.

I cuccioli erano allegri e birichini, proprio come avrebbero dovuto essere. Ho cominciato a pensare: tutte le cure che siamo in grado di offrire loro non sono sufficienti, dovremmo farci venire nuove idee per aiutarli a foraggiare, fare più esercizio fisico, esprimere i loro naturali istinti.

Ho cominciato a fabbricare qualche giocattolo. Mara, Mausi e Olly – i tre moschettieri – hanno apprezzato molto. In questa maniera siamo cresciuti insieme, come una vera famiglia.

Moggy really enjoys her enclosure, VBRC 2013

Con il passare del tempo, la riserva si è conquistata la fiducia e il sostegno del governo. Abbiamo ricevuto altri due orsi adulti, uno privo della zampa anteriore sinistra e l’altro di quella destra. Li abbiamo chiamati Mama e Moggy. Se non fosse stato per il centro, questi orsi disabili sarebbero incorsi in una vita miserevole.

Nel mio precedente lavoro come autista di camion sapevo molto poco degli orsi e delle cose terribili che subiscono per mano dell’uomo – non solo fisicamente ma anche a livello mentale. Solo quando ho iniziato a lavorare per gli orsi, ho appreso della loro situazione. E così, nonostante avessi di certo potuto fare più soldi come autista, ho deciso di continuare a prestare servizio nella riserva.

Il 2008 è stato un anno fondamentale. Ho preso parte per la prima volta a un salvataggio e nello stesso tempo è partito un grande progetto di costruzione nel centro. Si cominciava a costruire l’area di quarantena, la River e la Mountain House per gli orsi, i capannoni, l’ospedale per gli orsi, la sala operatoria, gli uffici veterinari e quello per l’interprete.

Tuan prepared breakfast for moon bear Ti Map, 2014

Abbiamo dovuto aspettare il 2009 prima di avere la nostra prima double bear house con due rifugi. Mara, Mausi e Olly erano eccitatissimi e raggianti, dato che per la prima volta potevano calcare l’erba – ed era davvero un grande rifugio. Era pieno di giocattoli e strutture per le arrampicate.

Gli orsi più anziani, la cui fiducia negli esseri umani era ancora condizionata, sulle prime rimasero scettici, esitarono a uscire. Abbiamo dovuto incoraggiarli mettendo del cibo e del fogliame vicino ai rifugi in segno di pace: andiamo, siete al sicuro là fuori! Con cautela, alla fine anche loro si sono decisi ad avventurarsi all’esterno. Dopo qualche giorno hanno imparato che i recinti esterni erano sicuri e così hanno cominciato a divertirsi come non mai.

Da allora siamo riusciti a salvare più di 100 orsi in Vietnam.

Tuan (the 3rd from right) with the Ti Map Rescue Team, 2014

Ho ricordi a non finire dei salvataggi. Una volta abbiamo dovuto viaggiare per migliaia di chilometri, attraversando strade dissestate per raggiungere la fattoria. L’autista del camion si è ammalato durante il tragitto e ho dovuto alternarmi con lui alla guida mentre ogni 30 minuti dovevo verificare le condizioni degli orsi per assicurarmi che stessero bene. È stato un lungo e durissimo viaggio quello che abbiamo affrontato per raggiungere la riserva di Tam Dao, ma ne è valsa davvero la pena.

La nostra incessabile tenacia alla fine ci ha ripagato di ogni sforzo e abbiamo ricevuto i fondi necessari per costruire un’altra double bear house nel 2011. Purtroppo le cose hanno subito una brutta piega l’anno seguente, a causa di un provvedimento di sfratto. Eravamo preoccupati per gli orsi, come avrebbero fatto se il centro fosse stato chiuso?

Avevano dovuto subire per anni atrocità inenarrabili, rinchiusi all’interno di gabbie.  

Una volta ancora, il sostegno internazionale è stato decisivo. Alla fine il Primo Ministro è intervenuto concedendoci di restare a Tam Dao.

Bear Team Supervisor Tuan hoses down the moon bears, Ben Tre Rescue 2015

Prosegue la costruzione di nuove bear house, gli orsi continuano a essere liberati e ora abbiamo sempre più bear worker. Ci sono molti dipartimenti che lavorano in sinergia per far funzionare il centro.

Sono stato recentemente promosso Supervisore del bear team. Ogni giorno devo controllare tutta la riserva, stilare i turni e i programmi di lavoro, assistere il bear team e partecipare ai salvataggi. Aiuto anche i bear manager con la pesatura e l’integrazione degli orsi.

Gli orsi è la loro riabilitazione sono prioritari per noi. Dobbiamo ridare loro fiducia negli esseri umani e una nuova vita, migliore della precedente. Lo so, c’è ancora tanta strada da fare e non sarà facile, ma non mi arrenderò. Sappiamo di non essere soli. Con l’aiuto e il sostegno di tutto il mondo, possiamo porre fine alla crudele industria della bile.

Mara enjoys her enclosure at VBRC

 


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