La Cina annuncia l'introduzione di una legge sul benessere animale

17 dicembre 2014

Animals Asia accoglie con entusiasmo la notizia che la Cina introdurrà una legge sul benessere animale.

Chang Jiwen, vice direttore dell’Istituto di Ricerca sulle Risorse e le Politiche Ambientali del Centro per lo Sviluppo del Consiglio Statale, ha rivelato che è stata completata la stesura di una bozza di correzione della Legge sulla Protezione delle Specie Selvatiche dalla Commissione per l’Ambiente del Congresso Nazionale del Popolo Cinese (NPC).

Ha affermato che il riconoscimento dell’importanza del benessere animale è “evidenziato” dalla bozza, che si riferisce agli animali detenuti in cattività. Le notizie suggeriscono che il documento si applicherà solo alla fauna e alle specie selvatiche in cattività, anche se Animals Asia spera che possa aprire la strada all’introduzione di una legge più ampia.  

La fondatrice e presidente di Animals Asia Jill Robinson ha dichiarato:

“Ci chiediamo in continuazione quando verrà introdotta una legislazione a tutela del benessere animale in Cina. Spesso il movimento per la difesa degli animali ha creduto che questo momento non sarebbe mai arrivato. Parlarne proprio ora, prima della fine del 2014, sembra un miracolo. La Cina merita tutto il nostro plauso per questo fondamentale passo legislativo, il quale rappresenta un positivo cambiamento per tutti gli animali che si propone di difendere”.

Animals Asia ritiene che la vera sfida per il governo è quella di introdurre una legge che prevenga la sofferenza e imponga standard di cura che garantiscano agli animali una buona qualità della vita.

Dave Neale, responsabile del programmi per il benessere animale, dice:

“La scienza riconosce gli animali quali esseri senzienti portatori di complessi bisogni fisici e mentali. Le leggi moderne in Cina possono rappresentare un progresso, incidendo sulle condizioni di detenzione e cura e promuovendo un positivo avanzamento nel modo in cui vengono trattati gli animali in cattività”.

Jill Robinson aggiunge:

“Continueremo a rappresentare la voce degli animali facendo pressioni che rispecchiano ormai la volontà dell’opinione pubblica della Cina, sempre più informata e consapevole. Se questo è il primo passo, allora speriamo che il percorso che la Cina ha intrapreso verso il bando di ogni crudeltà prosegua in una direzione che porta al riconoscimento degli animali come esseri senzienti. Siamo contenti di far parte di questo processo, insieme alla gente e agli organi politici e amministrativi del paese, che ci permette di sperare in un futuro senza più abusi contro gli animali.”


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