Il mio viaggio in Cina ha avuto inizio con questa esclamazione del taxista: "Vuoi andare a Chengdu, stai scherzando, vero?" Subito seguito da: "Lo sai che c'è appena stato anche un terremoto?". Mi sentii stringere il cuore. Negli ultimi vent'anni della nostra attività alla riserva abbiamo subìto diversi terremoti (nel primo, terrificante, persero la vita 90.000 persone nella provincia di Sichuan), inondazioni, un incendio e la SARS. Fortunatamente, sebbene l'ultimo terremoto avesse raggiunto un'intensità di 5,2 sulla scala Richter, non si registrarono vittime.
Presso il nostro Centro Recupero Orsi Cina tutti hanno paura, ovviamente. Questo terribile virus si sta diffondendo rapidamente ma per ora la nostra squadra sta bene, il morale è alto, e i nostri orsi sono felici e vengono seguiti con amore. Uno dei nostri fantastici volontari è dovuto partire, ma il resto della nostra ineguagliabile squadra è in pieno regime, e porta avanti il lavoro addossandosi turni aggiuntivi.
L'esperienza che abbiamo acquisito in questi anni ci ha insegnato che siamo più forti quando lavoriamo in team, e non potrei essere più orgogliosa di loro. La riserva è in piena allerta sanitaria per prevenire la contrazione o la diffusione del virus: abbiamo letti e cibo per persone e animali, e ce la stiamo mettendo tutta per superare insieme questi giorni difficili. Abbiamo un team fantastico che ci sostiene con forniture di emergenza e messaggi d'incoraggiamento da tutto il mondo, e ci siete voi, i nostri amici e sostenitori, che ci avete aiutati a superare con ottimismo tutte le sfide degli ultimi 20 anni.
Tuttavia, inevitabilmente, ci sono emergenze che non abbiamo ancora superato e non supereremo presto, per le quali stiamo lanciando appelli urgenti.
Alla data in cui scrivo (13 febbraio 2020) il numero delle persone contagiate dal coronavirus è in continua crescita, più di 1300 persone sono decedute in Cina, superando così il numero di vittime della SARS.
La nostra squadra in prima linea è straordinaria, arriva ogni mattina per prendersi cura degli orsi, alcuni di loro devono percorrere a piedi tratte molto lunghe e superare posti di controllo nei villaggi dove i mezzi di trasporto non vengono fatti proseguire.
I nostri collaboratori cinesi sono tantissimi e sarebbe impossibile menzionarli tutti, ma ognuno di loro è un eroe, respingono le lodi affermando semplicemente che è il loro lavoro. Una risposta fin troppo modesta, dietro la quale si cela la grande lealtà e tenacia di tutto loro – ecco alcuni di loro nei piccoli video clip della settimana scorsa, i loro occhi si illuminano e i volti sorridono quando affermano che lo fanno per gli orsi e per la difesa della riserva. Coraggiosi, determinati e gentili. A Nanning, dove il nostro team si prende cura di oltre 100 orsi in un'ex fattoria della bile, le cose non sono diverse: un meraviglioso gruppo di persone piene di dedizione che hanno messo da parte paure e frustrazioni per assicurare salute e benessere ad ogni singolo orso.
Ogni squadra deve avere il suo leader, e il nostro membro fondatore e direttore in Cina, Boris Chiao, insieme al nostro direttore del team Bear&Vet, Ryan Sucaet, godono dell'immenso rispetto di tutta la fondazione per la loro capacità di dirigere le caotiche attività giornaliere, e la calma e l'integrità con cui gestiscono il team sul posto.
Boris ed io ci conosciamo da 26 anni – siamo come fratello e sorella, ci vogliamo bene e ci scontriamo in uguale misura, ma restiamo uniti nel bene e nel male. Boris ha mandato moglie e figlia negli Stati Uniti, e ha lasciato la propria casa nella città di Chengdu per venire a vivere sul posto con il team, portando con lui l'amato gatto Tudou (Patata). Il suo ruolo nella fondazione è fondamentale, guida le operazioni in Cina e segue la parte politica del nostro lavoro; ogni orso salvato è il risultato della sua capacità di negoziazione e sensibilità. Alla guida di una squadra straordinaria, Boris è al centro di tutto ciò che facciamo.
Parimenti, Ryan è calmo e capace, e il suo animo spiritoso lo aiuta ad affrontare ogni nuova difficoltà che emerge di giorno in giorno. Risolve un problema dietro l'altro senza perdere un colpo, e dopo ogni crisi si rialza in piedi con un atteggiamento così rassicurante da fare invidia al migliore dei diplomatici.
L'ambasciata esercita pressioni sul nostro staff internazionale perché lasci la nazione, ma loro sono inamovibili, fermi e testardi nonostante la paura… sono una benedizione, restano sul posto e rifiutano di andarsene. La parola "grazie" è adeguata ad esprimere tanta gratitudine nei loro confronti – pur sapendo che il virus non mostra segni di indebolimento, rimangono lì per prendersi cura dei nostri orsi, macachi e di una moltitudine di cani e gatti con altrettante esigenze. Molti di loro possiedono competenze mediche, sono consapevoli dei rischi che corrono, e già questo è prova del loro coraggio, lealtà e tenacia.
Nel frattempo paesi e città della Cina stanno stabilendo regole proprie per cercare di arginare il contagio. Mercati interi sono stati chiusi, gli edifici isolati, e alle famiglie viene richiesto di nominare un membro che esca di casa e faccia gli acquisti per conto degli altri.
I villaggi locali si sono attrezzati con i propri checkpoint, letteralmente 24 ore al giorno. Il nostro villaggio non fa eccezione, e ogni volta che il nostro personale va e viene si utilizza un termometro a raggi infrarossi per controllare la temperatura. Le persone dei villaggi e le autorità locali vicine alla nostra riserva lavorano incessantemente per tenere lontano il coronavirus. Sebbene la diffusione si stia propagando più rapidamente in altre città e paesi, anche qui le strade vuote assumono un aspetto irreale, mentre negozi e ristoranti rimangono chiusi.
In tanti avranno saputo dai notiziari che anche centinaia di migliaia di cani e gatti hanno subìto le conseguenze di quanto accaduto. Soprattutto nell'epicentro, a Wuhan, dopo l'isolamento della città, chi è stato ricoverato in ospedale o chi si trovava fuori città per il Capodanno Cinese non ha più potuto rientrare a casa per prendersi cura dei propri animali domestici. Molti li hanno affidati ai vicini, che sono stati però costretti a loro volta a fuggire. Il nostro team per la Tutela di Cani e Gatti sta assistendo i gruppi sul posto, che irrompono nelle case e appartamenti per lasciare quanto più cibo e acqua possibile, prima di recarsi nell'abitazione successiva. Non ha aiutato nemmeno la diffusione della fake-news secondo la quale cani e gatti trasmetterebbero il virus, questo sebbene l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) affermi il contrario. A tal proposito il Dr Jin, della Chinese Agriculture University, ha recentemente ribadito che "cani e gatti non vengono infettati dal coronavirus".
Nel frattempo sta diventando quasi impossibile acquistare alcuni articoli, mentre il prezzo di altri è in continua crescita. Ringraziamo infinitamente i nostri colleghi delle altre nazioni che ci aiutano a reperire mascherine e disinfettanti di vitale importanza, che sembrano essere terminati ovunque. Ogni giorno comporta una sfida diversa.
Man mano che il virus si diffonde in Cina, emergono nuovi casi anche in Vietnam – e si avvicinano in modo inquietante alla nostra riserva. La nostra direttrice del team Bear&Vet, Heidi Quine, informa che il 15° caso in Vietnam è ora in quarantena nella città di Tam Dao, che dista soltanto pochi chilometri, e nove dei quattordici casi sono verificati nella nostra provincia di Vinh Phuc. Ancora una volta, un villaggio di eroi, che vive il presente e si prepara al peggio.
Sabato 8 febbraio, dopo la conferma di 26 nuovi casi nella regione di Hong Kong, è stata imposta una quarantena obbligatoria di 14 giorni per chiunque rientri da una zona qualsiasi della Cina. Proprio per questo motivo, venerdì mi sono dovuta precipitare a rientrare da Chengdu, prima di rimettePer favore, continuate a tenere d'occhio i nostri messaggi e appelli. Siamo tutti infinitamente grati ai nostri sostenitori che da ogni parte del mondo ci inondano di messaggi colmi di solidarietà. Abbiamo affrontato altre emergenze prima, ma questa è particolarmente critica e spaventosa. Continuiamo a lavorare con un team ridotto e con risorse sempre più limitate, determinati a mantenere la promessa di proteggere la nostra squadra, la nostra riserva e i nostri orsi al sicuro - fino a quando l'emergenza non avrà fine.rmi in viaggio tra qualche settimana verso gli Stati Uniti, dove si terranno una serie di eventi benefici, con lo scopo di chiedere aiuto nel reperire e acquistare rifornimenti urgenti.
Please, please keep your eyes out for our messages and appeals. We are all endlessly grateful to supporters across the world who, from messages we can see flooding in, are with us in solidarity every step of the way. We've had emergencies before but this is critical and frightening as we continue to work with a skeleton team and with diminishing supplies - focused on our promise to keep our staff, our sanctuary and our bears, all safe - until the crisis ends.
Testo tradotto dall'inglese da Alessandra Montanari (traduttrice volontaria).