La pressione esercitata dall’opinione pubblica cinese ha decretato la sospensione di una delle più importanti parate animali del paese, senz’altro una vittoria eccezionale da parte del crescente movimento in difesa dei diritti animali.
L’Animal Carnival Festival avrebbe dovuto tenersi a Jinan, città capitale della provincia di Shandong con oltre 6 milioni di abitanti. L’evento, in programma dal 19 settembre all’8 ottobre al Quancheng Ecological Park, era stato organizzato dal Dipartimento per i Parchi e le Foreste di Jinan. Gli animali avrebbero dovuto esibirsi quotidianamente, anche tre volte al giorno, per le feste nazionali e durante i week end.
Il Festival era ormai sul punto di cominciare, nonostante già nel 2010 il Ministero per lo Sviluppo delle Aree Urbane e Rurali (MHURD) avesse annunciato un nuovo regolamento per l’abolizione di ogni tipo di spettacolo che prevedesse l’esibizione degli animali. A questa intenzione era poi seguito, all’inizio di quest’anno, un documento con le “Linee Guida per lo Sviluppo degli Zoo Cinesi”, nel quale veniva confermato il bando.
Quindi, a dispetto di quanto esplicitamente indicato nel regolamento governativo, la manifestazione stava per prendere piede.
Animals Asia insieme ad altre organizzazioni protezionistiche si è subito opposta all’evento, con una vibrante campagna informativa partita dai social media.
L’iniziativa ha avuto un incredibile successo e il MHURD, inondato dalle telefonate di protesta, ha dovuto imporre alle autorità di Jinan la cancellazione del Festival.
L’Animal Welfare Director di Animals Asia Dave Neale ha dichiarato:
“Si tratta di un risultato incoraggiante sotto diversi punti di vista. Vedere la protesta crescere è stato senza dubbio fantastico, ma probabilmente ancora più importante è stato l’intervento del governo. Abbiamo portato avanti numerose campagne in difesa degli animali sfruttati per l’intrattenimento e questo risultato mostra finalmente una preziosa convergenza fra i desideri della gente e la volontà delle autorità, finalizzato all’abolizione di questa crudele pratica una volta per tutte.”
All’inizio dell’anno oltre 2000 persone si erano registrate al concorso artistico indetto da Animals Asia con lo scopo di creare una campagna pubblicitaria per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema delle performance animali. I più bei disegni sono stati affissi in diverse città della Cina e condivisi nei social network di tutto il mondo.
Sempre quest’anno, lo zoo di Nanjing ha dichiarato che dal momento in cui sono state sospese le esibizioni degli animali, sostituite da una più attenta sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente, il numero dei visitatori è cresciuto.