Dal Blog di Jill - Xie xie ni Oliver, grazie per questi giorni

19 novembre 2014

"Ogni uomo e ogni creatura vivente hanno il diritto sacro alla gioia della Primavera."Leo Tolstoy

Quando ricordo la mia citazione preferita, il pensiero va subito all'immagine di Oliver. Il suo amore per la Primavera sembrava racchiudere in sè la bellezza di questa stagione e non mi stancavo mai di guardarlo scorrazzare trascinandosi nel suo amato rifugio; andava alla ricerca delle margherite in fiore, si arrischiava a buttarsi nell'acqua ancora fredda e dondolava la testa seguendo incuriosito il volo delle farfalle.

Tutti lo osservavamo mentre dormiva, era l'orso perfetto nell'immaginario collettivo. Sdraiato sull'erba, pienamente soddisfatto e beatamente incurante di chi con emozione scrutava questo coraggioso e potente orso.

Non fraintendetemi. Oliver non era un orso perfetto e anzi aveva un lato del suo carattere piuttosto difficile. Per esempio si dimenava furiosamente quando con molta pazienza il nostro team cercava di spruzzargli una medicina al profumo tropicale su ogni ferita, oppure sbuffava in maniera scorbutica quando gli veniva offerto del cibo che non si sposava perfettamente con il suo palato.

Eppure, oh come l'abbiamo amato - e come tutti quelli che l'hanno osservato se ne sono poi innamorati. Quanti soldi avremmo potuto fare se avessimo avuto un centesimo per ogni volta che qualcuno indugiava trepidante di fronte al suo rifugio. Ci lasciava senza possibilità di consolazione quando sconfortati lo seguivamo con lo sguardo e, simile a un giocattolo meccanico, lui si allontanava, ricordando quei lunghi 30 anni di indicibili sofferenze patite per causa dell'uomo. Come in una di quelle storie sentite a scuola o all'università, sulla vita lavorativa oppure matrimoniale, di bambini e nipoti nati e cresciuti, Oliver e il suo corpo erano nati e invecchiati in una prigione.

Anche se sembra difficile da credere, ringrazio l'allevatore per aver alla fine liberato Oliver. La povertà della sua famiglia si toccava con mano in quel memorabile giorno di aprile del 2010 in cui liberammo Oliver e altri 9 orsi. Difficile perdonare per gli anni in cui Oliver è stato lasciato lì a languire - nel dolore, nella noia, per quelle interminabili 262.800 ore. Ma dobbiamo perdonare, perchè il salvataggio di Oliver e la vita che ancora gli restava e che ha trascorso baciato dal sole devono rappresentare l'esempio di ciò che possiamo ancora fare per gli orsi imprigionati, quando prevalgono giustizia ed empatia.

Questo è un messaggio rivolto a tutti gli allevatori proprietari di orsi come Oliver - e a tutti quelli che ora conoscono bene la verità di questa industria. Siete pronti a far sentire la vostra voce in memoria degli orsi che avete imprigionato in passato? Troverete nel vostro cuore il coraggio per fare lo stesso gesto del Sig. Yan a Nanning, che ha permesso ai suoi orsi di trovare accoglienza in una vera riserva naturale - progetto sul quale lavoreremo negli anni che verranno convertendo la sua fattoria in un luogo di pace?

Ora che Oliver riposa serenamente, lontano dal luogo dove ha trascorso cinque Primavere e cinque Estati, penso al suo spirito, libero da ogni sofferenza, mentre corre in una grande riserva naturale nel cielo, in compagnia di Andrew, Chu Chu e di tanti nuovi amici. La luna crescente nel petto di ciascuno di loro rilucerà ogni volta che ci ricorderemo del giorno in cui li abbiamo salutati per sempre - portando nel cuore le parole dell'epitaffio che abbiamo scritto sulle loro tombe come guida per tutti gli orsi ancora imprigionati:

 

"Per favore, veglia su di loro e prometti che la speranza non li abbandonerà, che dovranno essere pazienti e indossare orgogliosamente la luna che portano sul petto".

 

Come le parole di Tolstoy suggeriscono con verità e fierezza, noi ringraziamo Oliver per questi brevi ma preziosissimi anni, per aver condiviso con noi la dignità e il piacere della libertà, sapendo che mai e poi mai dimenticheremo ...il nostro bellissimo, sfortunato orso. 


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