Cinque ragioni per bandire il Dog Meat Festival di Yulin

17 giugno 2014

Dogs with collars on the truck, photo by Guangyuan Bo'ai Animal Protection Center, June 2013Ogni anno nel corso del Dog Meat Festival di Yulin, in Cina, si stima che oltre 10.000 cani vengano macellati. In una lettera aperta alle autorità di Yulin, il responsabile del programma Cats & Dogs Welfare di Animals Asia, Deng Yidan, di nazionalità cinese, espone cinque ragioni per le quali questa crudele rassegna è un grosso sbaglio per il paese e la sua gente.

1. La carne di cane è pericolosa per la salute pubblica.

In Cina rimangono solo alcuni allevamenti di carne di carne, o forse nessuno. Classificati come carnivori, i cani si sono rivelati difficili da allevare come bestiame a causa prevalentemente dei costi di gestione, delle spese per il cibo, per l’alta percentuale di incidenti e morti provocate dai combattimenti in condizioni di disagio fisico e psichico, per non parlare del frequente rischio di malattie e infezioni.

I cani si ammalano facilmente in situazioni di stress. Come risultato delle condizioni estreme in cui vengono trasportati per lunghe distanze e stipati in minuscole gabbie, una elevata percentuale di animali si ammala e contagia gli altri.

I trafficanti preferiscono ora rubare i cani, che vengono poi crudelmente macellati e illegalmente venduti per la loro carne. Spesso vengono avvelenati con sostanze tossiche che più tardi finiranno nelle tavole dei consumatori. Tutti i problemi sopra riportati vengono ovviamente ingigantiti dalle proporzioni dell’evento, per il quale servono urgentemente oltre 10.000 cani.

2. Il furto di cani è pericoloso per la società.

Nel solo 2013, i mezzi di informazioni hanno riportato oltre 40 casi di cani trafugati in seguito morti o ritrovati in gravi condizioni. Finora nel 2014, sono stati segnalati 9 casi analoghi.

Si pensa che questa sia solo la punta dell’iceberg. Per rubare i cani ci si serve di armi come la balestra caricata con veleno o anestetico. Si tratta di un’arma pericolosa, il cui utilizzo è vietato dal governo. Se un cane viene trafugato e servito in un ristorante, ci troviamo di fronte a un reato più grave della semplice vendita di oggetti rubati.  

3. La tradizione dovrebbe essere un aspetto importante del progresso e non ostacolarlo

Il progresso della società presuppone che cultura e tradizione si rinnovino continuamente. Le tradizioni e i costumi che non si adeguano allo spirito moderno non possono essere mantenute. Guardando indietro nella storia vediamo che molte “tradizioni” inumane  - per esempio la schiavitù e la deformazione dei piedi femminili, sono stati oggette di dure contestazioni e infine vietate dalla legge. La loro eliminazione ispira lo sviluppo di una società consapevole e matura, e offre un’immagine positiva del paese, senza nuocere alla ricchezza della nostra cultura. In questo modo possiamo mantenere vivo il valore delle tradizioni che apportano beneficio alla società. “La cultura tradizionale” non dovrebbe mai essere un argomento a favore della corruzione e della crudeltà.

Dogs on the truck, photo by Guangyuan Bo'ai Animal Protection Center, June 2013

4. La protesta pubblica cresce

La protesta contro questa pratica incalza sui media e nella società civile. Il mese scorso più di 30 celebrities, fra le quali Karen Mok, Zhao Wei, Yang Ying, Chen Kun, Daniel Wu, Yang Mi e Feng Shaofeng, hanno lanciato un appello pubblico per vietare la manifestazione.

Nel passato numerose campagne simili hanno riscosso un grande successo. A Qianxi, nella città di Jinhua, nella provincia di Zhejiang, si tiene regolarmente ogni anno una fiera commerciale. Il Dog Meat Festival di Hutou si è svolto nello stesso periodo e sono stati macellati migliaia di cani. Nell’agosto 2011, numerosi gruppi protezionistici in Cina hanno cominciato ha denunciare fermamente la brutale rassegna. Il consiglio amministrativo del distretto di Wucheng, nella città di Jinhua, alla fine ha deciso di bandire la rassegna perchè il danno di immagine era di gran lunga superiore ai benefici derivanti dalla presenza in città del festival.

5. I dog meat festival non giovano all’immagine nè di Yulin nè della Cina

Il realtà, il Yulin Lychee Dog Meat Festival non ha per nulla una lunga tradizione. È nato solo negli anni ’90. La sua esistenza dipende unicamente dalle possibilità di profitto ed è correlata alla crescita economica. Tuttavia gli aspetti negativi di questa rassegna hanno preso presto il sopravvento. Le polemiche sono cresciute, così come i furti di cani, le attività criminali, i problemi connessi alla scarse condizioni igieniche, la paura della rabbia, per non parlare della spaccatura fra i fautori e i detrattori della rassegna. Tutte insieme queste ragioni hanno creato più problemi che benefici economici alla città di Yulin.

Il consumo di carne di cane e gatto incontra sempre più resistenze fra la gente, e i governi di molti paesi asiatici hanno già adottato delle misure per proibire questa pratica.

A Hong Kong è stata dichiarata illegale nel 1950. Le Filippine, con l’Animal Welfare Act del 1998, hanno annunciato che la macellazione di cani e gatti per fini alimentari è contro la legge. Nel 2003 anche Taiwan, con la rettifica alla legge sulla protezione degli animali, ha inserito un articolo che vieta esplicitamente il consumo di cani e gatti.

Tutti questi paesi promuovono cani e gatti come risorsa importante nello sviluppo della società civile, e vietano il consumo della loro carne, ottenendo il plauso della comunità internazionale e di tutti gli amici degli animali.


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