Animals Asia oggi ha liberato un esemplare maschio di orso del sole nella remota provincia vietnamita di Dien Bien, a 500 km da Hanoi.

Si pensa che l’orso, che ha circa sei mesi e pesa appena 15 kg, arriverà al Bear Rescue Centre di Tam Dao giovedì pomeriggio. Puoi seguire in diretta il viaggio verso la riserva naturale grazie alla nostra cronistoria.

Il cucciolo, soprannominato Goldie, è stato confiscato lo scorso febbraio quando aveva appena due mesi in una cittadina al confine con il Laos. Il salvataggio segue di qualche giorno la liberazione di altri tre orsi compiuta da Animals Asia nella provincia meridionale di Ben Tre, in Vietnam.

È probabile che i bracconieri abbiano ucciso la madre per impossessarsi del piccolo che è stato poi ospitato nel distretto di Nam Po, a 200 km in direzione nord-ovest dalla città di Dien Bien Phu.

Il team di salvataggio è arrivato a Nam Po nella notte di martedì per preparare il trasferimento del cucciolo. A causa delle pessime condizioni delle strade in questa lontana e povera zona del paese, la squadra di Animals Asia dovrà passare dalla città di Son La mercoledì sera e fermarsi qui durante la notte.

Il Direttore di Animals Asia in Vietnam, Tuan Bendixsen, ha dichiarato:

“Le autorità vietnamite meritano i nostri elogi per aver sottratto questo povero orso del sole alle grinfie dei trafficanti. È molto probabile che il cucciolo fosse destinato a finire in una fattoria della bile in Cina, o forse in Vietnam (dove l’estrazione della bile è illegale).

Fortunatamente il Dipartimento di Protezione Forestale ha svolto fino in fondo il suo dovere e ha richiesto l’intervento di Animals Asia. L’orso si trova in una delle località più impervie e povere del paese, ma il nostro team è ben preparato e riporterà il cucciolo nella riserva di Tam Dao giovedì pomeriggio”.

La fondatrice e presidente di Animals Asia Jill Robinson, ha detto:

“È una tragedia assoluta il fatto che questo splendido animale sia stato preso dalla foresta da gente senza scrupoli che voleva solo arricchirsi sulla sua pelle. Possiamo però confortarci perché il nostro orso non conoscerà mai l’orrore delle fattorie della bile. Non vediamo l’ora di conoscerlo da vicino e provvedere ai suoi bisogni con le cure che merita per i prossimi 30 anni.”

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