L'organizzazione protezionistica Animals Asia ha annunciato che il 12 novembre sarà il giorno dedicato alla memoria di Oliver – decisione presa all'indomani della morte di questo orso bruno che ha rappresentato per tutti un grande esempio.

Oliver ha catturato il cuore di molte persone in tutto il mondo, avendo trascorso oltre 30 anni in una fattoira della bile in Cina. Era stato imprigionato in una minuscola gabbia e sottoposto quotidianamente all'estrazione della bile per gli scopi della medicina tradizionale cinese.

Quando venne liberato da Animals Asia nel 2010, la sua vita fu salvata in extremis grazie a un intervento chirurgico di emergenza per la rimozione della cistifellea praticato durante il viaggio. I veterinari rimasero scioccati quando rinvennero l'anello metallico con il quale il catetere era stato fissato agli organi interni dell'orso bruno.

Alla notizia della sua morte, Animals Asia è stata letteralmente inondata dai messaggi di cordoglio dei suoi supporter in tutto il mondo, volontari e sostenitori presenti e passati che hanno voluto condividere il triste momento. Molti si sono uniti alla battaglia di Animals Asia dopo aver appreso per la prima volta la storia di Oliver.

La fondatrice e CEO di Animals Asia Jill Robinson ha detto:

“La storia di Oliver ha colpito la fantasia di un sacco di gente in tutto il mondo, scioccata per le condizioni di vita e le torture che quest'orso ha dovuto subire per colpa dell'industria della bile in Cina.

Il suo salvataggio è stato possibile grazie all'eroismo dei veterinari, del pubblico, della polizia e del locale ospedale. Proprio come tutte queste parti insieme hanno potuto salvare la vita di Oliver - tutti noi oggi, governi, amici degli animali, organizzazioni protezionistiche e gli stessi allevatori, possiamo trovare un modo per porre fine a questa barbara industria una volta per tutte. 

E' un miracolo che Oliver sia riuscito a sopravvivere per 30 anni a questo strazio, ma possiamo confortarci con il pensiero dei suoi ultimi quattro anni trascorsi in pace e libertà nella riserva naturale di Chengdu. Penso che lui abbia sempre immaginato un lieto fine alla sua storia, per questo ha continuato a combattere. Il suo spirito non smetterà mai di ispirare le nostre battaglie."

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